Contratti Smart Encrypted vs zk Le prove a conoscenza zero e la crittografia completamente omomorfica affrontano la privacy sulle blockchain da angolazioni diverse. Comprendere la distinzione è importante per non confondere i due. Contratti Smart zk (verifica senza esposizione) Le prove a conoscenza zero consentono a un dimostratore di convincere un verificatore che un calcolo o un'affermazione è corretta senza rivelare gli input sottostanti. In molti flussi di lavoro zk, il pesante calcolo o i dati sensibili rimangono off-chain, la prova zk viene inviata on-chain per attestare la correttezza. Questo modello è potente quando l'obiettivo è pubblicare una piccola affermazione verificabile su un calcolo privato più grande. Contratti Smart Encrypted (calcola mentre i dati rimangono crittografati) La crittografia completamente omomorfica (FHE) consente calcoli arbitrari direttamente sui testi cifrati in modo che il testo cifrato risultante, una volta decrittografato da una parte autorizzata, corrisponda al risultato dello stesso calcolo su testo in chiaro. In termini semplici, FHE consente ai sistemi di calcolare senza mai rivelare gli input. La costruzione originale di FHE e l'idea di bootstrap sono dovute a Craig Gentry (2009), che ha posto le basi teoriche per il lavoro pratico che è seguito. L'approccio di @zama_fhe utilizza FHE per portare questa capacità ai contratti smart, mediante i quali gli sviluppatori scrivono contratti in Solidity utilizzando una libreria FHE (fhEVM), le catene host emettono puntatori ed eventi, e i coprocessori off-chain eseguono il lavoro FHE e memorizzano i testi cifrati. Il protocollo è esplicitamente progettato affinché il calcolo crittografato sia verificabile e orchestrato piuttosto che nascosto.